
Che dire,mi sembra di essere partito ieri,ma il tempo è passato,il mio spagnolo è migliorato,il mio inglese anche,sono più vecchio di un anno,ho incontrato di tutto e non ho nessun pentimento.
Non è tanto dell'Argentina,terra stupenda e difficile, che sentirò la mancanza,ma dello stato d'animo del viaggio,sempre pronto a conoscere nuove persone,sempre pronto a guardarsi in torno e imparare da tutto.
Devo sicuramente ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questo viaggio,sia da casa che nel cammino,i nuovi amici,i nuovi confidenti,i nuovi amori. Tutte persone che vorrei poter riunire e continuare ad averle vicine. Nessuno,o quasi, mi ha deluso in questi tre mesi,forse perchè chi viaggia è più predisposto e aperto ai rapporti con chi sta facendo le stesse esperienze. Credo di poter dire di essere stato sincero e autentico,di aver mostrato a sconosciuti tutto me stesso,senza paure o vergogne. Sento la mancanza di tanti dei compagni di viaggio che ho avuto,perchè so che ognuno potrebbe far parte della mia vita quotidiana.
Non sono mancate lecompagnie femminili,tasto dolente. Non ho mai fatto riferimento a questo tipo di esperienze sul blog,perchè sono cose intime e non mi va di sbandierarle ai quattro venti. Ma visto che siete stati con me questi tre mesi vorrei raccontarvi un incontro speciale fatto nell'ultimo periodo a Buenos Aires. Prima di tutto anticipo che tra viaggiatori tutti i tipi di rapporti sono molto più facili e spontanei,e sottolineo tutti... tra le tante persone può capitare che ci sia qualcuno che si differenzia dalle altre,quando questo succede è l'inizio della fine.
Gia,l'inizo della fine,avete capito bene, viaggiare non è fare la foto al ghiacciaio,scalare una montagna,vedere i pinguini o mangiare un piatto diverso dal solito,viaggiare è anche incontrare persone speciali e non poter tenerle con voi. Restare a fissare gli occhi di una persona con cui non si riesce a comunicare perfettamente,per colpa della lingua, perdersi nelle fantasie,per poi ritrovarsi al momento in cui la strada si separa,inevitabilmente,perchè il viaggio prosegue,e non ci si può fermare...
Tutto questo è doloroso,molto,e spesso lascia spazio a una forma di disillusione che spero non abbia mai il sopravvento su di me o su le persone che mi sono vicine.
Poche righe per parlarvi di Claire...che forse non rivedrò più...ma sarà sempre un bel pensiero...
Con questo vi saluto,ci vediamo domani...